domenica 9 giugno 2013

UNA PAGINA DI STORIA E DUE COMPETIZIONI

CAMPEONATO BRASILEIRO CBJJO
CHAMPIONSHIP FIGHT VITAMINS & MINERAIS

Sabato 1 Giugno, si è svolta al Fonseca Atlètico Clube, a Niteroi ( RJ ), il CHAMPIONSHIP FIGHT VITAMINS & MINERAIS organizzata dalla federazione LERJJI.
Dal Gracie Barra Rio Matriz, solo io decido di prendere parte a questa manifestazione, e da solo con il mio zaino sulle spalle, mi incammino prima via autobus e poi con una barca, verso la città di Niteroi.
Una volta arrivato al palazzetto, dopo aver indossato il kimono è subito il mio turno:
vinco il primo incontro 10 a 0 per poi vincere la finale con uno strangolamento dalla guardia.
In questa competizione ho notato di essere molto migliorato non solo a livello fisico ed atletico, ma anche a livello psicologico: ho affrontato entrambi gli incontri con una giusta mentalità, rimanendo sempre concentrato sul mio obiettivo.
Quindi ottengo il primo posto e la medaglia di oro in questo importante evento.


Sabato 8 Giugno invece, si è svolto sempre a Niteroi un evento molto più grande ed importante:
il CAMPEONATO BRASILEIRO organizzato dalla federazione CBJJO.
Anche in questo caso sono l'unico atleta dell'accademia che decide di mettersi in gioco, ma questa volta non affronto il viaggio da solo; ad accompagnarmi ci sono i miei grandi amici Arnaldo Netto, Henrique Salgado e Rodrigo Carmo.
Arrivati al palazzetto ho un pò di tempo per ambientarmi e vedere il livello tecnico: in generale era molto alto ed avanzato, paragonato con le altre competizioni, questo perchè è un appuntamento molto importante in Brasile.
In questo giorno sono riuscito a scrivere una pagina di storia: sono il primo atleta italiano a confermarsi in terra carioca CAMPEAO BRASILEIRO e quindi ad ottenere la medaglia di oro al CAMPEONATO BRASILEIRO.
Durante la mia finale ho perso subito 2 punti per essere stato proiettato a terra con un vero e proprio placcaggio in stile football americano; dalla mia guardia chiusa riesco a tentare ed ottenere 2 vantaggi per strangolamenti che però non hanno portato la sottomissione.
Con 1 minuto di tempo ancora disponibile decido di tentare il tutto per tutto aprendo la mi guardia; il mio avversario entra nella mia mezza guardia ed ottiene 1 vantaggio, quindi 2-0 per lui con 2 vantaggi per me ed 1 per lui.
Mi giro e vedo sulla schermata il punteggio ed il tempo: mancano ancora 10 secondi.
Guardo i miei compagni di allenamento che mi incitavano ad alzarmi e ribaltare il mio avversario, e così  riesco a far carico di tutta la loro energia; riesco a pensare che sono in finale e che per vincere devo dare tutto quello che ho; riesco a capire che ogni goccia di sudore versata in allenamento, era solo per ottenere il primo posto in quella competizione.
E così, dopo aver fatto la presa giusta sul kimono dell'avversario, riesco ad alzarmi in piedi ed ha ribaltarlo ottenendo così 2 punti negli ultimi 5 secondi di competizione.
Scade il tempo e riesco a vincere di 1 vantaggio.
In questa competizione ho capito veramente nel profondo, l'importanza di credere in sè stessi e di non mollare difronte alle difficoltà.
Quando mi sono girato per vedere il tempo ed ho visto che mancavano 10 secondi avevo solamente due strade da scegliere:
1) rimanere nella mia mezza guardia, accontentarmi di una medaglia d'argento ed aspettare che scadesse il tempo;
2) recuperare tutte le energie rimaste, credere nelle proprie possibilità, non rinunciare al proprio obiettivo e non smettere di sognare.
Questa vittoria è molto importante per me e nel mio curriculum sportivo personale, è una delle medaglie più importanti che ho conquistato.
Ho imparato che ogni secondo può fare la differenza e che c'è sempre tempo per decidere di raggiungere il proprio sogno: siamo solo noi gli artefici del nostro futuro.


Grazie a Dio sono riuscito a salire ancora una volta sul gradino più alto del podio ed a laurearmi così il primo atleta italiano ad aver vinto un Campeonato Brasileiro qui in Brasile.
Grazie anche alla mia fidanzata Yenifer che mi segue sempre e che mi prepara mentalmente ad affrontare ogni tipo di avversario; grazie ai miei genitori che dall'Italia fanno sempre il tifo per me e riescono sempre a farmi sentire la loro presenza ed il loro supporto in qualsiasi momento; grazie anche ai miei fantastici nonni, che durante la mia permanenza in Brasile mi hanno aiutato molto e sono stati i miei " sponsor " personali;
ed infine, ma non per importanza, un grazie speciale al mio team, il GRACIE BARRA per farmi trovare preparato a competere ad alti livelli, mentalmente, tecnicamente e fisicamente.
Grazie al professore Jefferson Moura, a tutte le cinture nere ed hai miei compagni di allenamento.
Grazie anche a tutti voi ragazzi che dall'Italia fate sempre il tifo per me, che mi mandate messaggi e mi fate sentire il vostro supporto.
Un abbraccio a tutti e a presto!

Nessun commento:

Posta un commento